Superman: La storia Italiana fino al ’67

La prima vera storia completa di Superman venne pubblicata nel 1938 sul primo numero di Action Comics, che uscì negli Stati Uniti il 18 Giugno. Il personaggio riscosse abbastanza successo sia in America che nel resto del mondo.

In Italia Superman debuttò sul numero 19 de “Gli Albi dell’Audacia” del 2 luglio 1939, un anno dopo l’esordio americano. Indossava un altro costume e aveva anche un altro nome. Era stato chiamato Ciclone-L’Uomo d’acciaio a causa della censura del regime fascista che non tollerava i nomi americani. La versione italiana riprese solo le daylist pubblicate sui quotidiani statunitensi perché più facili da recuperare, e non faceva riferimento alla collezione d’albi di Action Comics. Di conseguenza il materiale a disposizione in breve tempo cominciò a scarseggiare. Eppure il successo di Ciclone – L’Uomo d’Acciaio indusse gli editori de “Gli Albi Dell’Audacia” a far comunque uscire con cadenza mensile le sue storie. Le prime due pubblicazioni ripresero gli originali americani disegnati da Jerry Siegel e Joe Shuster, rivisto e liberamente tradotte, ma anche queste divennero insufficienti, probabilmente per l’impossibilità di avere accesso al materiale originale.

L’ultima apparizione di Ciclone avviene sul numero 82 degli Albi Juventus, in data 29 Settembre 1940, l’entrata in guerra dell’Italia contro gli Stati Uniti fa interrompere la pubblicazione. Il suo posto verrà preso successivamente da un altro Ciclone, l’Uomo Swing, che è una parodia di Superman.

Dopo la guerra, nel 1946, le strisce di Superman vengono ripescate dalla Casa Editrice Milano, diventate poi Edizioni Mondiali, in una serie di albi della Collezione Uomo Mascherato, divenuta dal n. 67 Collezione Uomo D’Acciaio in onore del suo personaggio di maggior spicco, Superman, che fu chiamato semplicemente “Uomo D’Acciaio”. Vi apparirà per 27 albi. Inoltre il personaggio, nell’aprile del 1947 è apparso ancora come protagonista nel giornale Urrà della stessa casa editrice. Nel 1954 il nome viene modificato dalla Mondadori per gli Albi del Falco, e diventa Nembo Kid. Stavolta appare il costume originale, modificato solo nello stemma sul petto, dove era stata tolta la grande S di colore rosso e semplificata con uno scudo inizialmente tutto rosso, e in seguito tutto giallo.

Ma non si è mai saputo il motivo preciso di queste ulteriori modifiche, poiché non poteva essere a causa della censura del regime fascista, dato che nel dopoguerra non c’era più, ed inoltre la censura morale è iniziata sugli Albi del Falco solo sei anni dopo, nel Marzo 1960, mentre solo nel 1962 è stato riportato il marchio G.M. – Garanzia Morale, che regolava tutte le pubblicazioni per ragazzi. Probabilmente i redattori ed editori italiani della Mondadori hanno cambiato il nome originale per evitare equivoci collegati al concetto dello Übermensch di Nietzsche, che probabilmente, malvagiamente distorto dalla dittatura nazista, poteva evocare scomode reminescenze che era meglio tenere sepolte.

Superman è iniziato ad apparire anche in Italia con il suo nome originale e con il costume comprendente lo stemma con la grande S rossa a sfondo giallo, dapprima sempre negli albi Mondadori, con il doppio titolo di Nembo Kid-Superman. Nei mesi seguenti è stata gradatamente ridimensionata la dimensione dei caratteri in modo da ingrandire sempre più il nome di Superman, fino al 23 Aprile 1967, quando è stato pubblicato il nuovo grande formato con il nuovo titolo Superman, senza Nembo Kid. Le varie testate degli Albi del Falco dureranno fino al n. 575 del 23 Aprile 1967.

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Pubblicato da Busan85

Nato a Cosenza il 20 Giugno dell’85 e residente a Genova da 26 anni. Con i fumetti ho imparato a leggere. Tutto è cominciato da lì. Sfogliando i vecchi fumetti della collana Oscar Mondadori, dedicati a personaggi dei fumetti degli anni ’50 e ho cominciato ad appassionarmi sin da subito allo stile del compianto Mort Walker. Crescendo, la passione per i fumetti mi ha spinto a conoscere sempre piu’ generi. Avrò avuto circa dieci anni, quando ho sfogliato il mio primo fumetto su Plastic Man della DC Comics e Tex della Sergio Bonelli Editore. Due generi e stili completamente diversi che mi hanno appassionato nel corso degli anni, e che continuano ad appassionarmi. La passione, sopratutto per il genere supereroistico americano della DC Comics, mi ha portato a trasmettere le mie conoscenze tramite i social network e le varie piattaforme web.

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