BATGIRL new52 vol.1: recensione

Batgirl è tornata! Dopo i terribili avvenimenti avvenuti in The Killing Joke di Alan Moore, la nostra Babs è tornata a rivestire i panni di una delle eroine piu’ amate della DC Comics.

E’ difficile dimenticarsi gli anni di sofferenza che ha dovuto patire Barbara, era intorno al 1986 quando il Joker sparò alla figlia del commissario Gordon lesionandole in modo permanente la spina dorsale e ponendo fine alla sua carriera come Batgirl.

Barbara divenne allora Oracle, una geniale hacker pronta ad aiutare i vari eroi della DC sfruttando le sue eccezionali abilità informatiche. Nel ruolo di Oracle, Babs fondò le Birds of Prey (un gruppo di supereroine), aiutò Batman e Nightwing in piu’ occasioni, e diverrà una mentore prima per Cassandra Cain e successivamente per Stephanie Brown.

Nel suo ruolo di Oracle, il personaggio di Barbara non si è mai davvero evoluto. É rimasta letteralmente e figurativamente “bloccata” sulla sua sedia a rotelle. Ogni tanto qualche flirt di poca importanza, il ruolo di leader delle Birds of prey o di mentore delle nuove Batgirl (prima Cassandra e poi Stephanie), ma niente che rendesse il personaggio davvero interessante.

Come successe a Batman nel noto arco narrativo Knightfall tra il 1993 e il 1995, in cui il Cavaliere Oscuro si ritrova con la schiena spezzata per mano del criminale Bane, per poi “risollevarsi” e tornare a combattere, anche Barbara prova a risollevarsi, ma un risultato completamente diverso rispetto a quello del suo mentore.

Ancora traumatizzata per quello che aveva passato, Barbara si trova catapultata in un mondo che non riconosce piu’ e che le mette paura, ma il rapimento della madre per mano del Joker la porteranno ad affrontare le sue paure.

E’ di nuovo quel giorno, il giorno in cui ho aperto la porta. Il giorno in cui Joker mi ha sparato. In casa mia. Dopo quel giorno ho smesso di camminare per anni. E sta per succedere ancora. Per un istante tutto quello che ho ottenuto da allora non esiste piu’. E’ stato un sogno. L’operazione chirurgica. La riabilitazione.Un sogno. Solo il dolore è reale. Solo la paura.

Batgirl ha in Batman il suo modello, ma con meno tratti ossessivi. Dove Batman viene sopraffatto dalla repulsione rabbiosa ogni volta che incrocia un uomo che punta un arma da fuoco, Barbara Gordon dovrà invece lottare per dominare la paura e vincere il ricordo paralizzante della notte in cui le spararono. Un approccio che ci consegna una supereroina con superproblemi veramente interessante, in perenne confusione emotiva.

I disegni di Ardian Syaf sono iperdettagliati, minuziosi, con tagli di inquadratura sapienti e in grado di ben adattarsi a sostenere il ritmo denso di dialoghi e didascalie. Colorarazione ricca di sfumature ma dai toni generali un tantino lugubri.

Gail Simone esplora così la natura più intima dell’essere umano, divisa tra morale e desiderio, fra legge e giustizia, fra paura, rabbia e controllo, rendendo Barbara Gordon la più eroina, fra le eroine, non per i poteri, ma per il suo animo forte che anche nelle più forti emozioni non perde il proprio equilibrio interno.

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Pubblicato da Busan85

Nato a Cosenza il 20 Giugno dell’85 e residente a Genova da 26 anni. Con i fumetti ho imparato a leggere. Tutto è cominciato da lì. Sfogliando i vecchi fumetti della collana Oscar Mondadori, dedicati a personaggi dei fumetti degli anni ’50 e ho cominciato ad appassionarmi sin da subito allo stile del compianto Mort Walker. Crescendo, la passione per i fumetti mi ha spinto a conoscere sempre piu’ generi. Avrò avuto circa dieci anni, quando ho sfogliato il mio primo fumetto su Plastic Man della DC Comics e Tex della Sergio Bonelli Editore. Due generi e stili completamente diversi che mi hanno appassionato nel corso degli anni, e che continuano ad appassionarmi. La passione, sopratutto per il genere supereroistico americano della DC Comics, mi ha portato a trasmettere le mie conoscenze tramite i social network e le varie piattaforme web.

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