BATMAN&TARTARUGHE NINJA: recensione

Tramite l’essere transdimensionale Krang, le quattro Tartarughe Ninja si ritrovano catapultate a Gotham City, incrociando il loro destino con quello del Cavaliere Oscuro.
Leonardo, Raffaello, Michelangelo e Donatello inseguendo il loro nemico storico Shredder hanno un confronto corpo a corpo con il super criminale Killer Croc, nel frattempo Batman affronta alcuni ninja del Clan del Piede a servizio di Shredder intenti a rubare un generatore sperimentale della Powers Industrial. Riusciti ad impossessarsi del generatore e a sequestrare il dottor Naveen Khan, i ninja riescono a sparire alla vista di Batman.

L’incontro tra Batman e le Tartarughe Ninja non si fa attendere, dopo un confronto in cui il Cavaliere Oscuro ha la meglio, il loro maestro Splinter entra in campo riuscendo a far scappare i suoi discepoli.

Successivamente, Splinter e le tartarughe, seguendo Batman, si intrufoleranno nella bat caverna e faranno conoscenza del Crociato Incappucciato, che nonostante i primi momenti di indifferenza, dopo aver ascoltato la loro storia, accetterà di aiutarli a sconfiggere Shredder e ad aiutarli a tornare a casa.

Nel frattempo Shredder farà conoscenza di Ra’s Al Ghul, il potente capo della Lega degli Assassini, e i due decideranno di collaborare per impadronirsi insieme della città.

Lo scontro tra i rispettivi gruppi sarà imminente, e l’aggiungersi del quarto Robin IV, ovveroDamian Wayne e di Casey Jones porterà ancora più confusione in città.

Incredibilmente, l’ironia e le gags che caratterizzano le tartarughe ninja si mischiano molto bene con le atmosfere dark e l’austerità di Batman.

La storia è leggera e piacevole, sicuramente non memorabile ma è quel tipo di lettura ideale quando si ha bisogno di staccare la spina per qualche ora.

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Pubblicato da Busan85

Nato a Cosenza il 20 Giugno dell’85 e residente a Genova da 26 anni. Con i fumetti ho imparato a leggere. Tutto è cominciato da lì. Sfogliando i vecchi fumetti della collana Oscar Mondadori, dedicati a personaggi dei fumetti degli anni ’50 e ho cominciato ad appassionarmi sin da subito allo stile del compianto Mort Walker. Crescendo, la passione per i fumetti mi ha spinto a conoscere sempre piu’ generi. Avrò avuto circa dieci anni, quando ho sfogliato il mio primo fumetto su Plastic Man della DC Comics e Tex della Sergio Bonelli Editore. Due generi e stili completamente diversi che mi hanno appassionato nel corso degli anni, e che continuano ad appassionarmi. La passione, sopratutto per il genere supereroistico americano della DC Comics, mi ha portato a trasmettere le mie conoscenze tramite i social network e le varie piattaforme web.

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