SUICIDE SQUAD presenta DEADSHOT: Recensione

Questo volume racconta le avventure in solitaria di Deadshot, quando, dopo aver ripulito la sua fedina penale grazie al suo lavoro con la Suicide Squad, e dopo aver concluso un lavoro particolarmente fruttuoso, scopre di avere una figlia che vive in un quartiere molto malfamato e decide di tenerla al sicuro ripulendolo a modo suo.

Il ghetto dove vivono è a Star City, città dell’eroe Green Arrow (Oliver Queen), ed è soprannominato “Il Triangolo” perchè è la zona della città dove si trovano a imperversare e combattere ben tre gruppi mafiosi: uno russo, uno ispanico e una mafia di afroamericani. La cosa che è però chiara sin dall’inizio e che non sono i mafiosi il problema maggiore di Deadshot, nè i poliziotti corrotti che vengono pagati da questi ultimi e che provano a minacciare Floyd attaccando Michelle e Zoe, la nuova fidanzata e la figlia di Deadshot. Perchè il vero problema di questo criminale improvvisatosi eroe è il suo stesso passato.

Il primo ad andare al Triangolo per fermare Deadshot, convinto che lui stia sgominando le bande locali per fare suo il territorio è proprio l’eroe cittadino, Green Arrow, che realizzerà il suo errore in un modo imprevisto. Ma, se sei un villain che sta provando a fare del bene, una volta affrontanto un eroe, bisogna prepararsi alle visite dei colleghi criminali.

Difatti, una volta che il triangolo è ormai stato ripulito, il primo a fare visita a Deadshot con una proposta d’affari è l’ex-collega metaumano dall’incredibile forza fisica Closer, che costringerà Deadshot ad affrontare il problema con il suo stile, nonostante nel frattempo sia diventato il compagno di Michelle e la figura paterna di Zoe.

Per quanto l’opera possa sembrare superflua per i disegni non accurati di Phil Winslade, Christos N.Cage ci regala una storia ricca di azione e di fascino.

La storia scorre fluida, i dialoghi sono brevi ma coincisi, l’annoiarsi è praticamente impossibile grazie al susseguirsi di colpi di scena.

L’opera di N.Cage non è incentrata esclusivamente sull’uccidere ed essere uccisi,ma è più una profonda discussione tra il racconto morale e umano.

La figura di Deadshot che si mostra come maschera di un sicario professionista all’inizio del volume desideroso nel cercare la morte, e che invece ci fa capire, non tanto il distacco dal mondo e suoi sentimenti,quanto la morte in lui dei piaceri vivi,della sua vita basata nell’andare nei pub e nel godersi appieno la vita.

Deadshot è un antieroe, e per la prima volta l’antieroe non è un elemento con il quale lo spettatore può identificarsi.

Partendo con questo presupposto Deadshot ci mette sulle montagne russe: i poliziotti sono i cattivi e il sicario lotta per tornare dalla ragazza e dalla bambina. 

Un vero peccato per un’opera che poteva essere una rivoluzione per Christos N.Cage, ma resa semplice, normale e banale per i disegni statici, deludenti e approssimativi di Winslade.

I colori di James Sinclair salvano leggermente il comparto grafico, ma il disegno si fa risentire soprattutto nelle scene di azione che dovrebbero essere la vera punta di diamante del volume. 

Ho apprezzato quel tocco di genialità di N.Cage di far concludere lo scontro tra Floyd Lawton e Oliver Queen in una gara a freccette, come due vecchi amici desiderosi di divertirsi, raccontarsela e sfidarsi in qualcosa di cui sono considerati i migliori al mondo: la mira infallibile.

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Pubblicato da Busan85

Nato a Cosenza il 20 Giugno dell’85 e residente a Genova da 26 anni. Con i fumetti ho imparato a leggere. Tutto è cominciato da lì. Sfogliando i vecchi fumetti della collana Oscar Mondadori, dedicati a personaggi dei fumetti degli anni ’50 e ho cominciato ad appassionarmi sin da subito allo stile del compianto Mort Walker. Crescendo, la passione per i fumetti mi ha spinto a conoscere sempre piu’ generi. Avrò avuto circa dieci anni, quando ho sfogliato il mio primo fumetto su Plastic Man della DC Comics e Tex della Sergio Bonelli Editore. Due generi e stili completamente diversi che mi hanno appassionato nel corso degli anni, e che continuano ad appassionarmi. La passione, sopratutto per il genere supereroistico americano della DC Comics, mi ha portato a trasmettere le mie conoscenze tramite i social network e le varie piattaforme web.

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